Dopo il rientro della nostra rappresentativa di tiro alla fune Indoor da Xuzhou (Cina) dove si sono tenuti i Mondiali 2018 TWIF Indoor World Championships vi riportiamo qui di seguito i risultati e un breve racconto dell’esperienza cinese dopo aver raccolto le testimonianze di coloro che hanno partecipato.

[button link=”http://tesseramento.figest.it/wp-figest/wp-content/uploads/2018/03/Xuzhou-Final-Results.pdf” size=”medium” text_color=”#ffffff” color=”#2637f2″]RISULTATI CINA[/button]

 

Dalle testimonianze della nostra rappresentante internazionale, l’arbitro Luciana Angelini, e del Coach Francesconi Filippo, è emerso che l’esperienza cinese è stata caratterizzata da un’organizzazione gare buona, su questo ovviamente ha influito molto la presenza della Federazione Internazionale TWIF (Tug of War International), la quale esige sempre che tutto si svolga come da manuale.

Le gare si sono svolte senza intoppi dal punto di vista organizzativo, al contrario è stata rilevata qualche lacuna già dalla nostra Segreteria Generale, durante la fase antecedente alla partenza della rappresentativa.

Per quanto riguarda l’organizzazione complementare allo svolgimento delle gare infatti, l’organizzazione ha lasciato un po’ a desiderare, ad es. per le poche informazioni, per le poche persone che parlavano inglese, i servizi non sempre sono stati forniti come ci si sarebbe aspettato in un contesto del genere.

L’arbitro internazionale Angelini, in base alle sue numerose esperienze internazionali, ha affermato di averlo considerato più un campionato dei Paesi Asiatici che un Campionato del Mondo, vista la scarsa partecipazione di Nazioni solitamente presenti a questo tipo di manifestazione: mancavano il Sud Africa, la Svizzera, l’Inghilterra, l’Irlanda del Nord, Israele, ecc…

Sicuramente avrà influito su questo la questione dei costi: la Cina è lontana e muovere una rappresentativa composta da 15-20 persone non è cosa da poco!

I giudici TWIF si sono dimostrati molto disponibili e hanno effettuato la pesatura il mercoledì sera alle ore 22,30, all’arrivo dei ragazzi, stanchi ed esausti per il lungo viaggio, senza farli attendere fino al venerdì sera e collaborando nel migliore dei modi con la nostra rappresentativa per rendere più agevole l’iter della pesatura.

Nei Mondiali di Xuzhou,  la nostra nazionale di tiro alla fune ha gareggiato in due categorie di peso, la 640 e la 680 kg: in entrambe gli atleti italiani hanno dovuto affrontare avversari di vario livello sia fisico che tecnico, purtroppo nella categoria dei 640 kg il nostro gruppo, sul lato fisico e di spinta è risultato molto inferiore alle squadre arrivate sul podio.
Per quanto riguarda invece la categoria dei 680 kg i ragazzi sono stati più combattivi sia dal punto di vista fisico che tecnico: le gare si sono svolte più ad armi pari con match molto più lunghi, ma ben due tirate si sono concluse in sconfitte a causa di penalizzazioni per falli che ancora oggi, con qualche mea culpa e a qualche giorno dal rientro fanno male, sapendo che c’erano maggiori possibilità di sfiorare o addirittura raggiungere il podio.

Anche i nostri arbitri lì presenti hanno dichiarato che l’attenzione ai falli è indispensabile, non solo nel contesto internazionale, e che le potenzialità ci sono ma bisognerà lavorare molto di più su allenamento e posizioni corrette. Questa nazionale, nata da pochi mesi e con poca esperienza, può e deve migliorare poiché ha dimostrato di non essere inferiore tecnicamente a nessuno. Purtroppo la poca esperienza internazionale ed il poco affiatamento sulla corda data la poca “vita di squadra” del gruppo ha generato dei limiti. In ogni caso c’è la consapevolezza che tra 2 anni avremo di nuovo l’opportunità per dimostrare di poter fare molto meglio del sesto posto nella 640 kg e del quinto posto nella 680 kg.

 

 

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